A Classic Education

Gli A Classic Education combinano insieme il nervo dei Velvet Underground del periodo Loaded con la purezza di Roy Orbison e le chitarre cristalline dei Go-Betweens, di Johnny Marr e dei Verlaines, per creare un suono travolgente e fedele a se stesso come nessun altro.

Sebbene Call It Blazing sia il primo LP ufficiale degli A Classic Education, il disco è immediatamente riconoscibile come parte della grande tradizione del primo rock and roll, ricco di leggende, miti e storia.

Gli A Classic Education hanno scritto l’album a Bologna, città in cui vivono, assimilando gli scatti vintage di Danny Lyon, Diane Arbus, Wlliam Gedney e Mario Giacomelli. Roventi fotografie oniriche di bikers, strade e sozzure, della gang dei Chicago Outlaws e di giovani bardati di cuoio: tutte impressioni che emergono da un passato ormai molto lontano.

La sovrapposizione di queste immagini sgranate con le strade medievali di Bologna e i suoi tetti rosso fuoco, hanno plasmato Call It Blazing – un ritratto candidamente moderno di un periodo dimenticato della musica pop, dove si mescolano chitarre sognanti, scintillanti melodie sixties, stridori post-punk e canzoni della prima era del rock and roll. Il tutto filtrato da un’inconfondibile sensibilità pop europea. Sono 12 canzoni che esplorano il senso di malizia e di abbandono, disillusione e voglia di fuga, pervase dal desiderio di non piegarsi a nessuna regola: un insieme di idee moderne ma sospese nel tempo.

“Mi trovavo in una libreria di Bologna quando mi sono accorto che il libro The Bikeriders del fotografo Danny Lyon era lì sullo scaffale e mi fissava”, racconta il cantante Jonathan Clancy. “L’ho subito preso in mano e portato a casa, lì mi sono lasciato andare giù, in quell’universo di bianco e nero e in quelle strade, con il sudore che mi bagnava i palmi della mano e le storie che prendevano vita nella mia testa. Mi sono sentito a mio agio perdendomi in quel mondo di polvere e abbandono, e così le canzoni sono venute fuori subito”.

Gli A Classic Education, ovvero il canadese Jonathan Clancy e la gang di Luca Mazzieri, Paul Pieretto, Giulia Mazza e Federico Oppi, hanno deciso di registrare Call It Blazing a Brooklyn, New York, negli studi Rear House di Jarvis Taveniere (Woods, Vivian Girls, Real Estate, Widowspeak, Ganglians). Taveniere e la band hanno forgiato il suono unico dell’album utilizzando un metodo classico: registrazione su bobina analogica, i musicisti stipati in una vecchia cucina dal pavimento di legno, con l’aggiunta poi in un secondo momento delle partiture di organi e cori, gli strati di archi e theremin, suonati dall’amico Stefano Roveda. La traccia finale Night Owl è invece stata registrata a Philadelphia durante le session per l’acclamato format video musicale Shaking Through da Brian McTear and Jon Low.

Call It Blazing è il debutto della band sulla lunga distanza e arriva sulla scia del successo ottenuto dagli EP e i singoli che hanno portato gli A Classic Education gli elogi dei maggiori magazine, webzine, blog esteri e italiani come Gorilla Vs Bear, Nylon Mag, The Fader, Brooklyn Vegan, MBV, Polaroid, Rolling Stone, Rockit, Rumore, Blow Up e ad essere scelti da SPIN come una delle band rivelazione dello scorso South By South West, il mega festival di Austin, Texas. La band negli ultimi due anni ha suonato in giro per il mondo con oltre 100 date tra Uk, Stati Uniti e Canada, dividendo il palco con band affini come Wolf Parade, Real Estate, Crystal Stilts, The Fresh & Onlys, British Sea Power e Arcade Fire, fino a esibirsi in festival importanti come Primavera Sound, SXSW, Indietracks e CMJ.

Nel 2011 la band ha completato il suo primo intero tour tra Stati Uniti e Canada di oltre 30 date di supporto ai British Sea Power (Rough Trade). 

Un critico ha sottolineato come gli ACE “sembrino dei punk europei usciti da uno dei primi film di Pedro Almodovar, con un sound che unisce i Galaxie 500 ai The Shins con in più un pizzico di rock and roll anni ’50. Roba buona.”

Call It Blazing è uscito il 25 ottobre 2011 in tutto il mondo per Lefse, in Giappone per Moor Works e in Italia per La Tempesta International. L’edizione in vinile è stata curata della Tannen Records.

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