Gionata Mirai

Gionata Mirai è una delle figure cardine della scena indipendente italiana.

È il 2005 quando la sua ricerca artistica, maturata in anni di militanza in alcune formazioni mantovane, giunge allo zenit creativo con la pubblicazione di The Swindler, folgorante esordio del power trio Super Elastic Bubble Plastic, di cui è fondatore e leader. L’armamentario post hardcore in possesso della band è impressionante, tagliente e difficilmente catalogabile al punto da attirare immediatamente l’attenzione della stampa specializzata che li incorona come una delle realtà più solide e promettenti della loro generazione. Sull’onda emozionale del debut album, l’anno successivo danno alle stampe il sequel Small Rooms, che ne consolida la cifra stilistica, ampliando vertiginosamente lo spettro in cui la scrittura di Mirai e soci si muove. I Super Elastic Bubble Plastic dal vivo sono ancor più devastanti e coinvolgenti che su disco, caratteristica che li porta a calcare i più importanti palchi della penisola in un estenuante tour di quasi duecento date in due anni, tra le quasi si segnalano le partecipazioni ai principali festival nazionali come l’Heineken Jammin’ Festival, nell’edizione imolese, il Goa Boa Festival a Genova, Rock in Idro a Milano, Coca-Cola Live Festival a Civitavecchia (con i Linea77 in apertura ai Korn) e molti altri.

Sono anni d’inarrestabile creatività e Mirai inizia a crescere quella che sarà la sua creatura più celebre, luminosa e disturbante. Poco dopo l’uscita di The Swindler, insieme a Pierpaolo Capovilla, Francesco “Franz” Valente e Giulio Ragno Favero, dà vita a Il Teatro degli Orrori, ispirato al Teatro delle Crudeltà di Antonin Artaud.

Dopo un breve periodo d’incubazione, nel 2007 rilasciano Dell’Impero delle Tenebre, manifesto di bellicosi intenti tra i più crudi e ispirati che si siano mai sentiti a queste latitudini. È l’inizio di un’ascesa vertiginosa al gotha del rock italiano che si consacra con la pubblicazione, due anni più tardi, di A Sangue Freddo, a cui seguirà un lunghissimo tour che toccherà i palchi di tutta la penisola.

Nel frattempo Mirai trova il tempo di tornare ai Super Elastic Bubble Plastic e, nel 2008, dà alle stampe l’ultimo episodio della saga, Chances, il disco della maturità per il trio mantovano, che mette in luce una straordinaria vena compositiva, tra struggenti ballad, virate pop e sperimentazione.

Quello che molti non sanno, a questo punto del suo percorso artistico, è che il primo amore di Gionata Mirai è la chitarra acustica e, in particolare la lezione fingerpicking di maestri come John Renbourn, Leo Kottke, John Fahey, solo per citarne alcuni. Nella primavera del 2011 decide, quindi, di tornare alle proprie origini e, pochi mesi più tardi, pubblica “Allusioni”, una lunga suite per chitarra a dodici corde in cinque movimenti, che lo porterà ad esibirsi per più di un centinaio di concerti in una dimensione molto più intima rispetto al clamore delle esperienze con la band.

Il 2012 è l’anno de “Il Mondo Nuovo”, terzo titolo a nome ITDO che lo terrà impegnato on stage per tutto l’anno successivo e, nel 2015, è la volta de “Il Teatro Degli Orrori”, disco omonimo che vede la band tornare al furore compositivo degli esordi.

Oggi, Gionata Mirai ritorna alla dimensione acustica con il suo secondo lavoro solista, dal titolo: Nelle mani.

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