Sasio

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Sasio è lo pseudonimo di Salvatore Carannante (Napoli, 1984), già frontman dei Sula Ventrebianco, con cui ha pubblicato quattro dischi tra il 2007 e il 2017 (Ikebana Records/Goodfellas), suonando in tutta Italia – dai festival ai club – e vincendo premi come Italia Wave, Primo Maggio Taranto e Marte Live Italia.

Archiviata l’esperienza con la band partenopea, intraprende il suo primo progetto solista, scritto e prodotto insieme a Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori), che segna l’inizio di una nuova fase di sperimentazione sonora. La sua musica si muove tra un’elettronica ruvida e atmosfere più cinematografiche, con echi anni ’90 mai nostalgici.

I testi affrontano rabbia, speranza e ribellione, raccontando il mondo in cui Sasio è cresciuto: il lavoro da muratore, la passione per la musica, la bellezza della penisola Flegrea e una Napoli tanto amata quanto sofferta. Ne emerge un universo di luci e ombre che colpisce fin dal primo ascolto, sia nei brani più intimi, sussurrati in italiano, sia in quelli in napoletano, dove la sua voce diventa un atto d’accusa contro le contraddizioni dell’esistenza.

Sasio is the moniker of Salvatore Carannante (Naples, 1984), formerly frontman of Sula Ventrebianco, with whom he released four albums between 2007 and 2017 (Ikebana Records/Goodfellas), touring Italy’s festivals and clubs and winning awards such as Italia Wave, Primo Maggio Taranto, and Marte Live Italia.

After closing the chapter with the Neapolitan band, he launched his first solo project, written and produced together with Giulio Ragno Favero (Il Teatro degli Orrori), marking the beginning of a new phase of sonic experimentation. His music moves between raw electronics and more cinematic atmospheres, with ’90s-inspired nuances that never feel nostalgic.

His lyrics explore anger, hope, and rebellion, reflecting the world he grew up in: his work as a bricklayer, his passion for music, the beauty of the Phlegraean peninsula, and a Naples both loved and suffered. The result is a universe of light and shadow that captivates from the very first listen—whether in the most intimate tracks, whispered in Italian, or in those sung in Neapolitan, where his voice becomes an indictment of life’s hardest truths.

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