Don Vito e i Veleno

Don Vito e i Veleno è un problema di Max Stirner e Jack Tormenta.

Jack Tormenta è un individuo con gli occhi attenti, lo stomaco forte ed un cuore avvelenato dalla visione cinica e disincantata di un mondo sull’orlo del collasso. Questo giovane uomo si è distaccato dalla visione terrena di tutto ciò che lo circonda alterando il proprio stato di coscienza, con questo nuovo sguardo alieno ha messo fine al nichilismo della sua adolescenza e incominciato a combattere per costruire un mondo nuovo con la sua mano sinistra, addestrata per anni a viaggiare veloce sul manico di una chitarra.

Max Stirner è l’alter ego visionario della parte malata di Manuele Fusaroli, artigiano del suono, musicista e produttore ferrarese attivo da anni nel circuito della musica indie italiana e straniera, tra i più di 50 dischi con cui ha lavorato e\o collaborato gli piace ricordare quando era dietro la console per gli ultimi due dischi di Tre Allegri Ragazzi Morti, dell’album di Zen Circus and Brian Ritchie, per un album live dei Karate, pionieri dei suoni post rock, di aver assistito Giorgio Canali precipitare, di aver suonato il sassofono in un disco di Bugo e di aver lavorato con i migliori gruppi indie italiani come il Teatro degli Orrori, i One Dimensional Man i Red Worm’s Farm e tanti altri.

Si è anche divertito ad occuparsi degli album live per l’Europa di Elliott Murphy e Dirk Hamilton, dei Soda Stream e si divertirà nella produzione dell’album solista di Caroline Honeychild Coleman, voce degli Here e ora chitarrista di Apollo Heights, per la quale ha raggiunto Brooklyn nell’autunno 2007, e di Le luci della centrale elettrica.

Manuele Fusaroli ha anche fondato l’etichetta discografica Infecta Suoni e Affini, dove si occupa di produzioni audio e video.

Sociologo mancato, a due esami dalla fine dell’università ha pensato bene di farsi rovinare la vita dalla musica, ma fortunatamente fino ad ora non gli è andata poi così male.

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