Massimo Volume

Il nucleo originario dei Massimo Volume si forma a Bologna nell’inverno del 1991.

Nel 1993 il gruppo firma il primo contratto discografico per la Underground Rec. È il momento di Stanze, il primo album. Il suono della band è personalissimo. Pezzi d’impatto, tesi e distorti, si mescolano a momenti più introspettivi: brani come Alessandro, In nome di Dio, Stanze vuote, pur mantenendo una forte carica emotiva, si muovono in questo senso. L’album ha un ottimo riscontro di critica e pubblico.

I concerti si susseguono a ritmo incalzante e la band sembra ormai pronta a un’ulteriore svolta. Le major si accorgono del gruppo e, agli inizi di marzo, i Massimo Volume vengo messi sotto contratto dalla Wea che pubblica il loro secondo lavoro Lungo i bordi. La produzione artistica viene affidata a Fausto Rossi, da sempre modello per Clementi e soci, di un modo di fare musica fuori dai canoni imposti dal mercato. Ne nasce un rapporto a tratti difficile, ma ispirato al punto da dare vita a una delle pietre miliari del nuovo rock. Il gruppo si libera definitivamente da ogni legame con modelli stranieri. Il disco è potente, dal suono inconfondibile. Il primo Dio, Meglio di uno specchio, Inverno ’85, Fuoco fatuo, diventano nel giro di poco tempo dei classici.

Si accorge di loro anche John Cale, che si propone come produttore di Da qui, il loro terzo lavoro. La direzione del disco viene però affidata a Steve Piccolo (già Lounge Lizard). È il 1997. I Massimo Volume passano alla Mescal. Rispetto al precedente lavoro, Da qui risente del progetto portato avanti da Clementi e Sommacal nel periodo intercorso tra i due album: una sorta di laboratorio in cui i nuovi pezzi hanno preso forma attraverso delle performance dal vivo per voce, chitarra e harmonium.

Emidio Clementi debutta nel frattempo come scrittore, prima di ritornare con i Massimo Volume per Club Privé, la cui produzione artistica è affidata a Manuel Agnelli degli Afterhours. I Massimo volume si sciolgono nel 2002, e Clementi prosegue la sua carriera tra parola scritta e musica, collaborando spesso proprio con Agnelli.

La band si riforma nel 2008 in occasione del Traffic Festival, la cui direzione artistica è di Agnelli; un concerto e la colonna sonora live del film muto “La caduta della casa degli Usher”.

L’attività dal vivo riprende e il gruppo annuncia anche la pubblicazione di un nuovo album, dopo quello dal vivo Bologna Nov. 2008.

Il 15 ottobre 2010 esce per La Tempesta l’album Cattive abitudini. Tra il novembre 2010 e il febbraio 2011 intraprendono il tour promozionale di Cattive abitudini.

Nella stessa settimana viene pubblicato il libro Tutto qui – La storia dei Massimo Volume (Arcana Editrice), biografia ufficiale del gruppo scritta da Andrea Pomini.

Il 15 aprile 2011 esce per La Tempesta uno split EP realizzato assieme ai Bachi da Pietra e contenente quattro brani: un inedito per ciascun gruppo, Un altro domani per i Massimo Volume e Stige 11 per i Bachi da Pietra, e una reinterpretazione ciascuno scambiata reciprocamente (i Massimo Volume interpretano Morse e i Bachi da pietra Litio). Viene realizzato anche il video di Un altro domani, diretto da Annapaola Martin.

Nel settembre 2011 vengono premiati con il KeepOn 100% Live nella categoria “Miglior gruppo live”.

Il 13 giugno 2013 comunicano tramite un video pubblicato su YouTube e sul sito ufficiale del gruppo che nell’ottobre seguente sarà dato alle stampe il nuovo album Aspettando i barbari. Il singolo di lancio dell’album, intitolato La cena, viene diffuso il 20 settembre attraverso un videoclip realizzato dal fumettista Gipi.

Il 19 dicembre 2018 la band annuncia che nel febbraio dell’anno successivo uscirà un nuovo album di inediti, seguito da un tour promozionale nei teatri italiani. Il 2 febbraio 2019 esce Il nuotatore per 42 Records.

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