Jennifer Gentle

That’s fucking groovy Get into the song

I Jennifer Gentle sono forse una delle più bizzarre e improbabili rock bands italiane di sempre, tanto da divenire il primo gruppo tricolore ad essere messo sotto contratto dalla leggendaria etichetta americana Sub Pop (Nirvana, Soundgarden, Mudhoney e più recentemente Shins). Negli anni hanno collezionato una lunga quanto eterogenea lista di fans (comprendente nomi come Graham Coxon, Jarvis Cocker, Julian Cope, Mars Volta e membri di Architecture in Helsinki e Dandy Warhols) che li ha trasformati in una delle formazioni indie italiane più conosciute all’estero.

Il nucleo originale del gruppo nasce alla fine del 1999 attorno alle figure dell’allora 19enne Marco Fasolo (cantante, chitarrista e autore di testi e musiche) e del batterista Alessio Gastaldello. Con un debole per il rock n roll anni 50, la visceralità garage punk dei 13th Floor Elevators e il pop psichedelico dei Pink Floyd, i JG (a questo punto rimpinguati dal chitarrista Isacco Maretto e dal bassista Nicola Crivellari) incidono e autoproducono il primo album I Am You Are nel 2001, bizzarra combinazione di sgangheratezze beefheartiane e luminoso pop barrettiano.

Il secondo cd Funny Creatures Lane vede la luce l’anno successivo sempre sulla propria etichetta Sillyboy: a fronte del sostanziale disinteresse riscosso in patria, Funny Creatures Lane ottiene invece attenzione negli Stati Uniti e Inghilterra, paesi in cui la vena psichedelica e giocosamente inquietante della band è particolarmente apprezzata. Sempre nel 2002, i Jennifer Gentle registrano con il chitarrista giapponese Makoto Kawabata (Acid Mothers Temple) il live The Wrong Cage, poi ristampato da A Silent Place nel 2008. Nel 2003 entrambi gli album di studio vengono ripubblicati come doppio cd dalla label australiana Lexicon Devil – alla fine del 2004, in conseguenza dell’interesse suscitato da questa ristampa, i JG (ormai ridotti al duo Fasolo/ Gastaldello) firmano per Sub Pop. Il nuovo album Valende (che mescola pop iperattivo con delicate meditazioni acustiche) esce l’anno seguente, ottenendo ottime recensioni e preparando il terreno ad un primo lungo tour americano, che comprende anche concerti sold out a New York e Los Angeles.
Alla fine del 2006, Alessio lascia la band e Marco (dopo aver registrato in perfetta solitudine l’enigmatico The Midnight Room) recluta un nuova formazione comprendente Andrea Garbo alla chitarra,Francesco Candura al basso, Liviano Mos alle tastiere e Paolo Mongardi alla batteria.

Nel 2007 i JG (dopo due brevi tournées in Cina) si imbarcano per un altro tour americano di un mese e mezzo a cui fanno seguito diverse puntate in Inghilterra, in conseguenza della grande attenzione suscitata in terra d’Albione da Midnight Room. Il brano Take my hand è infatti incluso sia in un cd allegato alla rivista MOJO che nella tradizionale compilation Rough Trade Shops che segnala le migliori uscite indie dell’anno e sempre per MOJO Fasolo registra una cover di Syd Barrett per un tributo al leader dei Pink Floyd in cui i JG appaiono a fianco di REM, Hawkwind e Marc Almond tra gli altri.

Dopo la pubblicazione per il mercato inglese dell’EP Evanescent Land (maggio 2008), i JG (ora ridotti a Marco Fasolo e Liviano Mos, ai quali si aggiunge Stephen “Stuffy” Gilchrist, batterista di Graham Coxon) proseguono la loro tournèe in Europa, suonando in Germania, Francia, Inghilterra, Belgio, Svizzera, Olanda e partecipando all’importante festival europeo di Groningen Eurosonic.

Con Fasolo impegnato nel suo lavoro di produttore (tra gli altri ha collaborato con C+C = Maxigross, Slumberwood, Mamuthones, Samuel Katarro e Father Murphy), la band ritorna a suonare con una certa regolarità a partire dal 2010 e questa volta con l’amichevole aiuto da Luca e Alberto Ferrari dei Verdena, impegnati rispettivamente alla batteria e al basso.

Infine, ad aprile 2013 Fasolo lancia il progetto di studio Universal Daughters, con il quale pubblica l’album Why hast Thou forsaken me, raccolta di covers appartenenti alla tradizione anglo-americana e interpretate da un cast internazionale nel quale tra gli altri appaiono Jarvis Cocker, Chris Robinson dei Black Crowes, Alan Vega, Verdena, Mark Arm dei Mudhoney, Steve Wynn dei Dream Syndicate e Gavin Friday. L’album, stampato in Italia da Santeria (l’edizione europea con due brani in più vedrà la luce il prossimo settembre a cura di Rough Trade), rappresenta un ulteriore passo in avanti nella personale ricerca sonora di Fasolo e testimonia la sua padronanza di stili musicali distanti dalla tradizione italiana come il country, il gospel e il rhythm n’ blues delle origini.

Dopo una serie di collaborazioni che lo hanno visto al fianco di Verdena e I Hate My Village (dei quali ha anche prodotto l’album), Fasolo torna infine nel 2019 con un nuovo album omonimo dei Jennifer Gentle, frutto di oltre due anni di lavoro in studio.

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